La doppietta ottenuta nel Gran Premio del Principato di Monaco ha regalato punti ed entusiasmo alla Scuderia Ferrari. E sulle ali dell’entusiasmo gli uomini del Cavallino Rampante preparano la trasferta canadese di Montreal. Il circuito canadese è da sempre “amico” alla Ferrari: se è vero che sui rettilinei la Mercedes potrà scatenare la sua mappatura “like a train”, è altrettanto vero che le caratteristiche di Montreal si addicono ai punti di forza della Ferrari SF70H guidata da Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel.
I segreti del successo di Monte Carlo
La Ferrari, per la gara di Monte Carlo, ha effettuato solo pochi aggiustamenti sulla Rossa, intervenendo in diversi aspetti della monoposto ma senza ricorrere a delle rivoluzioni. L’aspetto nuovo più appariscente è stato senza dubbio il Monkey seat modificato rispetto a quello visto in Spagna. Il tracciato di Monaco esalta la trazione, per cui su un fondo con poco grip si cerca il massimo carico aerodinamico senza temere di peggiorare l’efficienza. La Ferrari ha così riproposto il doppio Monkey seat, ma ha modificato il disegno dei due elementi per accrescere l’interazione di queste parti con il diffusore e l’ala posteriore. Quest’ultima aveva una maggiore incidenza per aumentare la downforce. Il Monkey seat che era ancorato alla struttura deformabile posteriore ha abbandonato il triplano con la forma a sella, per lasciare il posto a una soluzione con due flap rettilinei più grandi e con una corda maggiore. Anche il primo elemento aveva i flap curvilinei che avvolgevano lo scarico centrale con il chiaro intento di indirizzare il pennacchio caldo dei gas roventi affinchè non andasse disperso. Inoltre, la Ferrari a Monaco ha riproposto la T-Wing biplano mostrata in Spagna. Ogni flap è dotato di un soffiaggio a tutta larghezza, riprendendo il concetto che è stato lanciato dalla McLaren. Con queste modifiche la Ferrari SF70H riesce a mandare in temperature le gomme prima degli avversari. Per innescare la temperatura su tutto il battistrada il Cavallino ha provato diversi sfoghi d’aria nei cestelli dei freni anteriori.
Le caratteristiche del circuito
Il circuito canadese è il più classico dei circuiti “Stop & Go”, ovvero quei circuiti che prevedono tante accelerazioni e frenate senza curve a gomito. La Ferrari 2017 sembra aver trovato un buon grip meccanico, forse il migliore dell’intero panorama dell’attuale Formula 1. Inoltre, i piloti Vettel e Raikkonen potranno beneficiare delle mescole più morbide della gamma Pirelli per andare all’attacco delle Mercedes. Lo scorso anno, con una vettura di gran lunga meno performante di quella attuale, Vettel sfiorò il successo grazie ad una super partenza. Il tedesco, infatti, prese il comando alla prima curva scavalcando al via entrambe le Mercedes, partendo dalla terza casella in griglia. La superiorità delle Mercedes, però, permise ad Hamilton di vincere il gran premio canadese grazie all’unico pit-stop effettuato dall’inglese. Una vittoria di Vettel nel gran premio di Montreal, quotata dagli specialisti delle scommesse Formula 1 a 2.25, darebbe ulteriore morale agli uomini del Cavallino, creando non poche preoccupazioni in casa Mercedes per quanto riguarda la conquista del titolo iridato.