VITTORIA DEL CMAE: AUTO STORICHE AMMESSE NELL’AREA B A MILANO

Milano – Dopo un grande lavoro di sensibilizzazione e informazione, svolta dal CMAE – CLUB  MILANESE AUTOMOTOVEICOLI D’EPOCA nella persona del presidente Marco Galassi, nei confronti della pubblica amministrazione del Comune di Milano, è stato finalmente riconosciuto il valore storico e culturale del motorismo storico, slegandolo così dai vincoli di restrizione alla circolazione, relativi alle normali autovetture.

LE NUOVE NORME

Sono state così approvate dal Comune di Milano le nuove norme che regolano la circolazione dei veicoli storici in Città (Area B) e viene riconosciuto il valore storico e culturale dei veicoli d’epoca certificati, il loro contributo all’economia locale, nazionale e al turismo, come elementi di attrazione territoriale, ricreativa e sportiva, per le loro manifestazioni e gli eventi organizzati.

IL RUOLO DEL CRS

Viene confermato il valore del CRS (Certificato di Rilevanza Storica) rilasciato da ASI e dagli Enti Certificatori (di cui Art. 60 del Codice della Strada) e riconosciuto anche il limitato utilizzo dei veicoli d’epoca, mediamente al di sotto dei 500 km annui, mai quotidiano e/o professionale, e quindi il loro quasi inesistente impatto ambientale, nonché la conservazione scrupolosa ed efficienze, nel rispetto della sicurezza e di un uso prudente e consapevole.

IL PROVVEDIMENTO

Il Comune di Milano, per primo in Italia, grazie anche all’azione di supporto informativo e divulgativo svolta dall’ASI (Automotoclub Storico Italiano) e dal suo Club federato CMAE (Club Milanese Automoveicoli d’Epoca), ha voluto emanare un provvedimento che se da una parte mantiene e approfondisce le limitazioni al traffico del parco auto obsoleto circolante, dall’altra ha voluto riconoscere il distinguo con quello dei veicoli d’epoca certificati, da sempre sostenuto dalla categoria di appassionati e di attività commerciali dell’indotto.

Attraverso questo provvedimento :

i veicoli storici con oltre 40 anni di età (sia auto che moto) dotati di CRS, potranno spostarsi liberamente all’interno di Area B durante tutta le settimana 24/h su 24 (prima era solo la sera e il sabato e la domenica) – previa registrazione “una tantum” sul portale del Comune.

i veicoli storici dai 20 ai 39 anni di età, dotati di CRS, potranno invece beneficiare di 25 ingressi all’anno, oltre alla sera e al sabato e la domenica – previa registrazione “una tantum” sul portale del Comune. E’ stato chiarito che i 25 ingressi vengono rilasciati “sulla targa” e non sul CF del proprietario (come avviene per i residenti in Area B) – pertanto ogni veicolo gode di 25 ingressi all’anno.

LO SCOPO DEL PROVVEDIMENTO

Evidente lo scopo del provvedimento: non inibire la conservazione del motorismo storico certificato, che costituisce un patrimonio nazionale di cultura e di esperienza dell’ingegno e della meccanica, anzi sostenerla e promuoverla, evitando che se ne faccia un uso sbagliato; chiunque infatti conservi in piena efficienza e originalità un veicolo per quarant’anni e ne ottenga il Certificato di Rilevanza Storica (CRS), che sia un veicolo di lusso o popolare, ne dimostra un reale attaccamento affettivo e sportivo, senza alcun rischio di abuso professionale o quotidiano.

I veicoli d’epoca certificati non viaggiano mai nelle ore di punta del traffico ,non vengono mai parcheggiati a lungo sul suolo pubblico, perché ricoverati in spazi privati, percorrono così pochi km all’anno da non essere neanche considerati nei calcoli degli impatti ambientali delle grandi città; al contrario essi partecipano al PIL locale e nazionale attraverso un indotto nutrito di professionalità e invidiato in tutto il mondo, contribuiscono  al turismo attraverso i loro eventi e manifestazioni sociali e sportive, che attraggono molti visitatori, anche fuori sede, e sono da sempre inseriti nei calendario di attrazione territoriale delle Amministrazioni Locali.

Il provvedimento ha efficacia immediata (con decorrenza 1° giugno 2020 per motivi tecnici) e ne beneficeranno i veicoli d’epoca certificati dall’ASI e dagli Enti Certificatori presenti  nell’area comunale.

Grande soddisfazione viene espressa dal Presidente del CMAE (Club Milanese Automotoveicoli d’Epoca) ente federato ASI, che rappresenta circa 2.000 soci iscritti nella città di Milano e ha creduto in questo confronto aperto con la Giunta, fornendo con costanza  pazienza tutti i dati, i riscontri e i supporti informativi affinché l’Amministrazione Comunale potesse valutare e prendere provvedimenti adeguati.

“Ringrazio – dice l’Arch. Marco Galassi – l’Amministrazione Pubblica del Comune di Milano, che con lungimiranza e approfondendo i temi, ha saputo per primo in Italia cogliere il valore culturale del motorismo storico certificato, la sua valenza economica per il territorio e la sua mancanza di responsabilità nei confronti dei temi ambientali, cui anche noi appassionati siamo sempre molto attenti; ringrazio a nome del CMAE e di ASI (Automotoclub Storico Italiano) anche tutti i Registri di Marca, la FMI (Federazione Motociclistica Italiana), e gli altri Enti certificatori riconosciuti dalla legge, oltre all’ACI di Milano, che nell’interesse comune hanno collaborato con noi nell’interloquire con il Comune di Milano in tutti questi mesi di studio e approfondimento. Il merito di questo storico riconoscimento va anche a loro e a tutti gli appassionati”.  

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