RADUNO EUROPEO MATRA, GRANDE SUCCESSO

 

Oltre cinquanta Matra tutte insieme, un colpo d’occhio che per un appassionato del marchio francese di Romorantin offre emozioni indescrivibili: questo in sintesi il successo che ha avuto il Raduno internazionale Matra organizzato nella celebrata terra dei motori dal Matra Classic Club Italia, sezione autonoma di marca Matra facente capo alla scuderia San Martino di San Martino in Rio (RE) e svoltosi da 22 al 24 maggio.

Un grazie innanzitutto all’organizzatore dell’evento, il sempre infaticabile Franco De Toma, presidente del Matra Classic Club, che coadiuvato solo dal figlio e dalla moglie ha provveduto per intero, con mesi di lavoro, alla messa a punto dell’evento, contattando hotel, ristoranti, musei e autorità municipali per avere a disposizione le piazze e studiando i vari percorsi.

Le adesioni non sono mancate, con un nutrito gruppo giunto dal Belgio, una vettura arrivata dalla lontana Danimarca e poi Francia, Austria, Svizzera e Germania, da Napoli e Roma, e tutte le vetture sono giunte per via stradale sulle proprie ruote, nessuna sul carrello, a riprova che le Matra una volta a punto possono affrontare anche i viaggi più lunghi, come facevano all’epoca da nuove, tanto per smentire coloro che dicono che un viaggio così lungo non andrebbe fatto con una vettura così vecchia!

A dire il vero qualche vettura in più dall’Italia poteva anche presenziare, ma tutto sommato la manifestazione è stata ottima sotto tutti i punti di vista, a parte il maltempo del sabato, con una insistente pioggia che ha innaffiato le Matra per tutta la giornata.

Ospiti d’onore della manifestazione il famoso pilota Matra Henry Pescarolo, l’ingegner Garavelloni, braccio destro di Guedon all’epoca della realizzazione dei vari modelli Matra e altri due tecnici Matra degli Anni 70/80, entusiasti nel vedere come le loro realizzazioni siano state conservate nel tempo da un nutrito stuolo di appassionati.

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Presente al raduno anche una rarissima Ranch (Rancho in Francia).

Il  parco auto: in maggioranza erano Bagheera e Murena nelle varie versioni, poi tre rare 530, una Ranch, in Italia autentica mosca bianca, e un paio di Avantime, vetture recenti a marchio Renault ma di progetto e realizzazione Matra, già divenute delle instant classic.

Venendo alla cronaca della manifestazione, il raduno cominciava il primo pomeriggio del venerdì, con l’arrivo di tutti gli equipaggi stranieri e di buona parte degli italiani: punto di ritrovo l’hotel Executive di Fiorano (MO) e da qui partenza per un tour sui colli dell’Appennino modenese, con visita guidata ad una acetaia e a un caseificio che produce parmigiano–reggiano, due celebrità nel mondo del food modenese, a concludere una buona cena a base di specialità locali in un rinomato ristorante delle colline modenesi, poi rientro all’Executive per un meritato riposo.

Il sabato mattina, con un cielo nero che scaricava acqua a catinelle, arrivo dei partecipanti  ai soli due giorni del week-end e poi partenza in direzione Borgo Panigale per la prima tappa della mattinata, il Museo Ducati, ove è conservata la storia del celebre marchio motociclistico vanto della tradizione motoristica italiana delle due ruote, famoso anche per le sue innovazioni tecnologiche, oggi ribattezzata la “Ferrari delle due ruote”.

Espletata la visita alla Ducati, la seconda tappa è stato il rinnovato Museo Ferruccio Lamborghini, da poco trasferitosi nella nuova sede di Funo di Argelato, un autentico ossequio all’imprenditore Lamborghini che partendo dal nulla divenne prima costruttore di trattori, a poi, a metà Anni 60, si mise a realizzare delle autentiche supersportive in diretta concorrenza alla Ferrari, una sfida che Ferruccio lanciò a Ferrari in aperta competizione con l’intenzione di realizzare auto superiori a quelle di Enzo, di cui il Lamborghini era stato cliente.

A fare gli onori di casa nientemeno che il patron del museo Tonino Lamborghini, nipote diretto del grande Ferruccio, il quale ha spiegato con consumata maestria le caratteristiche tecniche delle varie realizzazioni esposte.

Inutile dire che gli occhi dei visitatori sono subito caduti sulla Countach rossa e sulle due Miura esposte, di cui una personale di Lamborghini e stimata ben 10 milioni di euro (ma non è in vendita!), e poi gli altri modelli Lambo fino agli anno 80, oltre ai vari trattori e all’offshore con motori Lambo.

Arrivata l’ora di pranzo, uno splendido ristorante ricavato in una villa di campagna del 1600 sita nelle vicinanze accoglieva i partecipanti  con le sue specialità della cucina locale per un rifocillante pranzo, ben gustato da tutti, data anche l’ora tarda.

La successiva tappa pomeridiana era il Museo Casa Ferrari sito in centro a Modena, una struttura avveniristica aperta alcuni anni or sono, che a dire il vero è quasi un doppione della galleria Ferrari di Maranello, meritevole comunque anch’essa di una visita per i numerosi pezzi della produzione Ferrari  in mostra, dagli Anni 50 ad oggi. Roba da rifarsi gli occhi, viste le quotazioni, tra l’altro in continua ascesa, che hanno raggiunto molti modelli Ferrari, cifre irraggiungibili per un comune mortale che viaggia su una Matra da 5/7000 euro.

Finita la visita trasferimento a Fiorano tutti all’hotel Executive per una rinfrescata in preparazione alla cena di gala, prevista in un tipico ristorante modenese sulle colline di Maranello.

Durante la serata si sono svolte alcune premiazioni di rito, sono stati festeggiati gli ospiti Matra  Pescarolo e Garavelloni, e poi tutti a nanna perché la giornata è stata intensa.

La domenica mattina, con un tempo soleggiato che metteva al bello, dopo un sonno ristoratore ed una sana colazione le vetture si sono trasferite nella piazza centrale di Maranello, gentilmente concessa dalle autorità, esposte in bella mostra, mentre gli equipaggi effettuavano la visita alla celebrata galleria Ferrari che attira gente da tutto il mondo, una struttura che come tematica ha, oltre alla produzione stradale, la storia nelle corse della Ferrari.

Alle ore 11 di nuovo fiato ai motori in direzione San Martino in Rio, sede dell’omonimo museo della Scuderia San Martino, club a cui il Matra Classic è affiliato.

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Pescarolo (a destra) e Garavelloni scoprono la Bagheera X che verrà donata a un museo.

Le vetture sono state parcheggiate in bella mostra nel corso centrale del paese, mentre gli equipaggi si dirigevano nel vicino museo che raccoglie pezzi anteguerra di elevato valore, e dove era prevista una suggestiva cerimonia, la consegna al museo di una Bagheera  appartenuta ad un socio del Matra Classic purtroppo scomparso da alcuni anni, comprata dagli eredi del defunto con una colletta da parte di diversi soci per essere donata al museo.

Ultima tappa il vicino paese di Correggio, dove le vetture sono state esposte in bella mostra sul pedonale corso centrale mentre gli equipaggi si infilavano in un rinomato ristorante locale per il pranzo di commiato a base di specialità locali.

Purtroppo i momenti piacevoli passano in fretta, e tanti calorosi saluti ed abbracci con un immancabile arrivederci alla prossima hanno concluso questa splendida festa dedicata alla Matra.

Il prossimo raduno del Matra Classic Club è previsto a San Marino (RN) nel week-end del 3/4 ottobre 2015.

Il Matra Classic Club è attivo dal lontano 1996, organizza raduni, stampa un notiziario quadrimestrale, e fornisce consulenza per il restauro ed il reperimento dei ricambi.

Affiliato alla scuderia San Martino club federato ASI, provvede al disbrigo  delle varie pratiche ASI per certificazioni ed omologazioni, oltre ad avere una convenzione assicurativa per polizze storiche a prezzi vantaggiosi.

Maurizio Tromba

www.matraclassicclubitalia.it/

 

 

 

 

 

 

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