NEOPATENTATI: COSA RISCHIANO GENITORI E FIGLI

Sui neopatentati Omniauto.it ha fatto un’analisi particolarmente interessante, che riportiamo qui di seguito.

Ragazzi e genitori ormai lo sanno bene: chi consegue la patente B per le auto dal 9 febbraio 2011, può guidare solo auto con rapporto potenza/tara fino a 55 kilowatt/tonnellata, e comunque con una potenza massima non superiore a 70 kW. Il limite di potenza non si applica per i veicoli adibiti al servizio di persone invalide, purché presenti sul mezzo. Lo prevede l’articolo 117 del Codice. Ma OmniAuto.it individua numerosi punti deboli della nuova legge.

PARADOSSO IBRIDO

Anzitutto, per quanto riguarda le auto ibride (con doppio motore, a scoppio più elettrico), la norma tiene conto della potenza del propulsore termico, e non della somma di potenza dei due motori. Risultato: se una vettura ha un elettrico potente e un termico piccolo, il neopatentato può guidare quella vettura. Un bel paradosso.

COSA SI RISCHIA, IN TEORIA
L’obiettivo del legislatore è far calare gli incidenti che vedono coinvolti i giovani (anche se in teoria anche un 80enne può essere un neopatentato), imponendo loro di mettersi al volante di veicoli poco potenti. La multa per il neopatentato che guida un’auto vietata è di 152 euro, più la sospensione della patente da due a otto mesi. Ma è tutto da dimostrare che davvero le Forze dell’ordine possano controllare se alla guida di una certa macchina c’è un neopatentato. Da una parte, il Governo fa leggi per migliorare la sicurezza stradale; dall’altra, pare che si miri alla prevenzione dei sinistri solo con autovelox e Tutor, che certamente non riescono a individuare se in macchina c’è un neopatentato o un guidatore esperto.

CAVALLERIA DECISIVA?
Resta poi da vedere se davvero un veicolo poco potente sia più sicuro di uno con più cavalli. Non è così certo che un ragazzo in una citycar sia meno a rischio incidente rispetto a quando guida una berlina media. E non è affatto detto che la colpa degli incidenti sia dell’auto: è sempre il conducente a essere il responsabile numero uno.

REVOCA: QUESTO È BUFFO
Se la patente viene revocata (magari per un’inversione in autostrada), le limitazioni decorrono dalla data di rilascio della prima licenza revocata. Risultato: se già è trascorso un anno, il limite di potenza non c’è; passati tre anni, zero vincoli (né limiti di velocità speciali né tolleranza zero in fatto di alcol). E perché mai? Sarebbe più logico che lo status di neopatentato riparta da quando si riottiene la licenza.

E GLI STRANIERI?
Poi sorgono seri dubbi su quanto dice il nuovo Codice della strada: “Il titolare di patente di guida italiana che, nei primi tre anni dal conseguimento della patente, circola oltrepassando i limiti di guida e di velocità è soggetto alla sanzione amministrativa…”. Parla di patente italiana. Secondo l’interpretazione prevalente, chi ha la licenza straniera, in Italia non è soggetto ad alcuna limitazione. Senza considerare che un “furbetto” potrebbe andare in un altro Paese (come la Germania), convertire la patente e ottenere quella tedesca; per poi circolare in Italia privo di vincoli.

ESERCITATI PURE IN FERRARI…
Il 18enne che prende il foglio rosa può esercitarsi con qualsiasi auto senza sottostare ai limiti di potenza (anche la Ferrari di papà), purché accanto abbia un accompagnatore esperto, con almeno la patente B per le macchine da minimo 10 anni. Occhio: l’accompagnatore esperto potrebbe anche essere un 19enne con patente C per i camion (ottenuta a 18 anni). Il limite di potenza scatta solo da quando il guidatore consegue la patente. In futuro (deve arrivare un Decreto attuativo, ma non si sa ancora quando), anche i 17enni potranno guidare un’auto: a differenza dei 18enni, dovranno sottostare ai limiti di potenza in fase di esercitazione col foglio rosa. L’accompagnatore esperto accanto dovrà avere almeno la patente B da minimo 10 anni. Che confusione…

ABITUDINE ADDIO
Il ragazzo oltretutto resta un anno senza esercitarsi: una volta cancellato il vincolo, comincia a guidare la macchina del genitore, in precedenza vietata. Ma l’esame l’ha svolto più di un anno prima: il rischio è che si sia in parte dimenticato come si fa a guidare. E ancora: un ragazzo supera sia l’esame di teoria sia quello di pratica, riceve l’idoneità alla guida, e poi gli vengono vietate certe auto. Allora, perché fare l’esame di guida? Negli Usa, la patente viene rilasciata già a 16 anni…

PICCOLE DISCRIMINATE
Per uno strano caso, alcune macchine piccole, pensate proprio per i ragazzi, saranno vietate ai neopatentati: vedi la Nissan Micra. Siamo proprio sicuri che quel vincolo di potenza sia stato concepito in modo da non fare torti a nessuna Casa automobilistica?

SPESA IN PIÙ
Il padre di famiglia che non ha un’auto adatta al ragazzo, avrà due possibilità: o fa trascorrere un anno, e poi consegna le chiavi del mezzo al giovane; oppure compra un’altra macchina. Una spesa in più per le famiglie italiane, che già adesso sono in difficoltà.

MULTA AL PADRE?
Se il giovane guida un’auto vietata, subisce la multa. Attenzione: qualche funzionario solerte potrebbe interpretare a suo modo il Codice della strada, multando anche il padre, proprietario del veicolo, per incauto affidamento del mezzo. Sanzione 39 euro e fermo del veicolo per 30 giorni, in base all’articolo 115, comma 5, del nuovo Codice della strada. Un’eventualità magari più probabile in caso di incidente con feriti gravi.

(Si ringrazia www.omniauto.it per la collaborazione)

(foto da sicurauto.it)

www.omniauto.it/

Verifica quali sono i limiti in vigore per i neopatentati alla guida. Controlla, digitando la targa dell’autoveicolo, se un neopatentato ne è autorizzato alla guida.

 

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