CITROEN: QUELLA VORAGINE DA COLMARE…

Nel 1955, quando la rivoluzionaria DS 19 fu presentata nello stand della Citroen al Salone di Parigi, fece sensazione per la linea avveniristica e per i suoi contenuti. Fu un grande successo al pari della piccola 2CV che era apparsa sette anni prima, nel 1948. La DS, che si affiancava alla Traction Avant (che sarebbe rimasta a listino fino al 1957) entrava così al top della gamma del Double Chevron. Una gamma, escludendo per un momento i veicoli commerciali, che però era limitata a tre modelli, con letteralmente una voragine tra la piccola “Deuche” e le grandi Traction e DS.

L’originale Ami 6.

I primi tentativi – Già nel 1957 alla lussuosa DS era stata affiancata una versione più economica, la ID 19, che fu un primo tentativo in quel senso, anche per venire incontro alle esigenze di un mercato in espansione. Un altro passo avanti fu fatto nel 1961, con l’apparizione della Ami 6, disegnata come la Traction Avant  e la DS dall’italiano Flaminio Bertoni. Un’altra Citroen dalla linea particolare e con il rivoluzionario lunotto inclinato al contrario, affiancata nel 1965 dalla versione Break, dalla linea più tradizionale.

La 2 CV del 1948.

La Dyane, la Mehari e… – Nel biennio 1967-68 arrivarono altri due modelli, la Dyane (una sorta di 2 CV dalla linea più moderna) e la Mehari, piccolo SUV ante litteram, che apparvero poco prima della Ami 8 (1969), versione rivista della Ami 6. Il solco da colmare però era ancora grande, soprattutto tenendo conto di quello che stava offrendo la concorrenza. A parte l’esperimento della M 35, una due porte derivata dalla Ami e con motore rotativo Wankel, prodotta in pochi esemplari, la prima grande novità arriva nel 1970, con la SM, grande coupé con motore Maserati (il marchio modenese del Tridente era stato assorbito dalla Citroen). Nel 1970 arriva anche, finalmente, quella berlina media tanto attesa, la GS, che sarà un grande successo.

Addio alla DS – Dopo essere rimasta sulla breccia per vent’anni, nel 1975 la DS esce di scena lasciando il posto alla CX, la nuova ammiraglia (SM a parte) apparsa nel 1974. Peugeot, diventata proprietaria della Citroen, decide di rimpolpare la gamma delle utilitarie, proponendo nel 1977 la LN, piccola tre porte derivata dalla Peugeot 104. La vera rivoluzione però arriva nel 1978 con la Visa, una city car a cinque porte dal motore particolarmente brillante grazie all’accensione elettronica (che sarà montata anche sulla LN, che diventerà LNA). Nel 1982 il solco è praticamente colmato con l’arrivo della BX, che si pone tra GSA (evoluzione della GS) e CX. Ma intanto sono ormai trascorsi quasi trent’anni da quel lontano 1955…

G. M.

 

 

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