AUTO STORICHE VENTENNALI, KO DEFINITIVO DAL SENATO

ROMA – “Bocciate” al Senato in via definitiva le auto stgoriche ventennali. Poco prima delle 5 di questa mattina arriva il via libera del Senato alla fiducia posta dal governo sul maxiemendamento alla legge di Stabilità. I voti favorevoli sono stati 162, i no 37, nessun astenuto. Ora ci sarà un un breve Consiglio dei ministri e ancora un voto al Senato per la Nota di variazione al bilancio per concludere all’alba la lunga maratona del voto.

Vibranti le proteste da parte delle opposizioni, che accusano il governo di aver presentato un testo pieno di errori. “Forza Italia abbandona l’Aula e invita le altre opposizioni a fare altrettanto” ha detto il capogruppo di Forza Italia Paolo Romani. Il Movimento 5 Stelle ha chiesto il rinvio in commissione del provvedimento e alla fine non ha preso parte al voto.

Il viceministro all’Economia Enrico Morando ha ammesso imprecisioni e refusi: “Il governo accetta e si scusa per gli errori commessi anche nella relazione tecnica ma abbiamo cercato di rendere più leggibile il testo”. Il testo del maxiemendamento è stato infatti, almeno in parte, rivisto durante i lavori dell’Assemblea e il presidente del Senato Pietro Grasso ha detto: “La presidenza si assume la responsabilità di fare correzioni”.

Le polemiche hanno così fatto slittare di qualche ora il via libera finale al testo, dopo la decisione del Governo di porre la fiducia sul maxiemendamento e della conferenza dei capigruppo del Senato di votare a oltranza nella notte. La manovra torna così alla Camera dove l’ufficio di presidenza della commissione Bilancio di Montecitorio deciderà l’ordine dei lavori. Quello alla Camera, che sarà il terzo e l’ultimo passaggio, si annuncia come una sorta di esame lampo: per lunedì è atteso il via libera finale ai documenti del bilancio dello Stato che poi passerà al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la firma.

Tra le novità più importanti del maxi emendamento figurano il blocco della Tasi e congelamento del canone Rai nel 2015, credito d’imposta Irap per gli autonomi, bonus per i fondi pensione e per le casse di previdenza da utilizzare per gli investimenti, anticipo della gara di aggiudicazione del gioco del Lotto e nuove regole sulla tassazione, nuove regole sul patto di stabilità interno per gli enti territoriali e per quanto riguarda le auto storiche, l’età minima che passa da venti a trenta anni.

Intanto, anche i sindacati sul piede di guerra contro la legge di stabilità per la questione delle Province. I sindacati sono pronti a continuare l’occupazione delle Province per protesta, stando a quanto si legge in una nota. “Oggi la mobilitazione si estende a tutte le Province italiane, e senza un intervento del Governo, un passo indietro su provvedimenti dannosi e insensati, non si fermerà”, scrivono Rossana Dettori, Giovanni Faverin e Giovanni Torluccio, Segretari Generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl. I sindacati sottolineano il rischio di esuberi per 20mila lavoratori a tempo indeterminato e del licenziamento per oltre 2mila precari e “i pesanti tagli” previsti dalla legge di stabilità.

Il governo ha ribadito al riguardo che “nessuno perderà il posto”. La replica del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, graziano Delrio: “Il personale delle province non rimarrà per strada ma verrà assorbito tramite blocco di tutte le assunzioni in tutte le amministrazioni dello Stato e affini”.

Ecco il nuovo testo della legge sulle auto storiche approvato dal Senato: “Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, a decorrere dall’anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione. Salvo prova contraria, i veicoli si considerano costruiti nell’anno di prima immatricolazione in Italia o in altro Stato.
I veicoli di cui al comma 1 sono assoggettati, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, ad una tassa di circolazione forfettaria annua. Per la liquidazione, la riscossione e l’accertamento della predetta tassa, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni che disciplinano la tassa automobilistica, di cui al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, e successive modificazioni”.

www.senato.it/

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