In un portafoglio borsistico si definiscono titoli tossici quelli con un valore residuo pari alla carta straccia. Da qualche giorno, anche nelle collezioni di auto storiche, sono presenti titoli tossici e, questo, grazie ai nostri politici, che hanno qualche diottria in meno rispetto a Mister Magoo, e non hanno visto l’ effetto provocato dal superbollo del super economista Monti sulle supercar: repetita juvant.
La mia collezione (pagina Facebook: scuderiavr) ha il 25% di titoli tossici. Si tratta di un Bertone Freeclimber 2 del 1993, un’ Alfa Romeo Duetto 2000 del 1990 e una Lancia Delta HF integrale 16V (nella foto accanto al titolo) del 1990 che dovranno ripagare un bollo pur restando chiuse e coperte in un garage con una bella targa oro Asi.
Che fare?
Cederle, tra l’altro a prezzo di cartastraccia, non mi è mai passato per la mente. Vederle targate con una targa bulgara o rumena, meno che mai, e un collezionista che si rispetti comprenderà facilmente. E allora? Penso che opterò per una spending review casalinga. Fermo tutto, sia le auto storiche under ventennali che quelle over trentennali. Niente più revisioni, niente manutenzione tranne periodiche accensioni del motore e piccoli giri in garage, nessuna assicurazione, cassate anche le spese per partecipare ai raduni, eliminato il pellegrinaggio a Padova in occasione della Fiera Auto e Moto d’Epoca e, dulcis in fundo, addio alla tessera Asi. A conti fatti nel 2015 avrò un bel risparmio e farò felice Pier Carlo Padoan … il ddl sulla Stabilità è equilibrato ed efficace, sostiene la crescita e l’occupazione e rafforza la sostenibilità dei conti.
E la mia felicità? Per qualche anno va a farsi benedire, ma ci sono abituato, sono italiano, mi arrangio e, con il mare in burrasca, una presa di terzaroli non guasta mai!