AUTO STORICHE, RICORSO ACCOLTO: ECCO PERCHE’

In un altro post abbiamo dato la notizia di come la Commissione Tributaria Regionale di Torino con sentenza  numero 611/36/15  abbia accolto l’appello di un contribuente contro un avviso di accertamento che aveva determinato il reddito con metodo sintetico, basandosi sul possesso di alcune auto storiche quale elemento per stabilire la capacità contributiva effettiva del ricorrente.

Accogliendo il ricorso la Commissione ha appurato che per chilometri percorsi, consumo di olio e carburante, danneggiamenti, usura delle componenti, assicurazione e tassa di possesso i costi relativi al possesso delle auto storiche in questione non sono equiparabili al possesso di cinque auto moderne.

Inoltre il ricorrente ha chiarito che per il ricovero delle auto in questione dispone di un magazzino di sua proprietà di 24 metri quadri.

La Commissione ha analizzato in particolar modo il possesso di due auto di un certo pregio e valore: una Porsche 911 del 1984 (come quella nella foto accanto al titolo) e una Ferrari del 1981.

L’Agenzia delle Entrate di Torino aveva attribuito alla dichiarazione Irpef del contribuente per l’anno 2006 il valore di 26.391,02 euro per la Porsche 911 e di 15.247,24 euro per la Ferrari. Detti valori per l’Agenzia delle Entrate però non riguardavano il valore delle vetture ma soltanto le spese necessarie al loro mantenimento.

Il ricorrente nella sua dichiarazione Irpef aveva dichiarato un reddito di circa 29.000 euro ed era proprietario di sei veicoli storici e di alcuni immobili. Ai fini dell’accertamento fiscale questi ultimi sono stati ritenuti irrilevanti, mentre per quanto riguarda le due auto in questione il ricorrente aveva dichiarato di essere entrato in possesso della Ferrari nel 1981 e della Porsche nel 1984. Una Maserati 2000 del 1987 era stata poi acquistata nel 1990 e altre due auto moderne lo erano state rispettivamente nel 1995 e nel 2005.

L’Agenzia delle Entrate aveva determinato nei confronti del ricorrente un reddito di circa 59.000 euro, di cui 49.638,44 euro soltanto per la Porsche e la Ferrari, un valore questo che è stato contestato dal momento che il ricorrente oltre a non poter ovviamente utilizzare più di un veicolo alla volta ha sostenuto come non fosse possibile che le spese annuali di utilizzo dei veicoli in questione fossero superiori al valore intrinseco dei veicoli stessi!

L’aspetto della conduzione dei veicoli in questione è ribadito dalle clausole assicurative specifiche dei veicoli storici, che oltre ad indicare al massimo due nominativi per la guida delle stesse, indicano chiaramente che l’assicurazione copre la circolazione di un solo veicolo alla volta, impedendo la circolazione contestuale di più veicoli.

Tutti questi elementi possono rivelarsi utili per chi si trovasse in situazioni analoghe con l’Agenzia delle Entrate.

www.asifed.it/

 

 

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