“WOW FACTOR” PER SCEGLIERE L’AUTO

di Cristiano Soro

IMG-20150302-WA0005Che cos’è il “Wow Factor Experience”? Molti tra coloro che stanno leggendo questo post probabilmente non lo sanno, anche perché non è semplicissimo da spiegare.

In sostanza è quello che dà gioia e luce ai vostri occhi, fa abbassare la mascella non per “Vis Gravitatis” ma perché… stupore e sogno,  prendono il sopravvento.

Se vi chiedessi cosa provoca in voi tutto ciò… ? Sereni e tranquilli… prendete fiato stendete le gambe, magari versatevi qualcosa in un bicchiere e non fatelo alla svelta, tanto non si vince niente.

Proprio non vi viene in mente nulla?

Stiamo parlando del famoso quanto subliminale fattore “Wow”… quello che i vostri occhi appare come il piu cremoso dei dolci tramutandolo  in magia e allontanandovi anche per un solo ma prezioso istante dalla realtà.

Personalmente ci sono tre cose che in me provocano questo stupore e sono in ordine sparso: primo,le auto esclusive,  non necessariamente le supercar, ma quelle con fascino; secondo, la cucina di mia nonna;  terzo… ma non ultimo… andatevi a leggere su wikipedia “La moglie di adamo” dove sempre di fascino si tratta.

Ma torniamo a noi.

Se volessimo tradurlo in un termine sensato e comprensibile a tutti… prendiamo questo acronimo e apriamolo svolgendolo come un fazzoletto di seta…”wonderful only wonderful”, ovvero il cosiddetto “Wow factor experience”.

Per chi come me pur essendo a volte in overdose da auto, c’e sempre qualcosa che mi stupisce: ad esempio adoro l’arroganza delle cose, nel senso che apprezzo chi costruisce  e idea qualcosa fregandosene del giudizio altrui, ma convinto della bontà del suo progetto.

Apprezzo il coraggio e la sfrontatezza con cui si portano avanti le proprie idee, quali esse siano.

Altresì reputo come non classificate le cose banali e scontate, quelle di cui vedi la coda e sai già com’è fatta la testa.

Ci sono dei marchi (parlando di auto) fedeli alla loro storia, ovviamente mi riferisco a marchi o brand,  chiamateli come volete, che sono nei libri e che hanno fatto la storia dell’auto.

Cosi come Jeep lo è per i fuoristrada, così come Aston Martin è sinonimo di elegante sportività, così come Lamborghini e Ferrari sono auto da corsa tradotte in road cars, espressioni della tecnica e delle performance più esasperate.

Non sono in tanti a far parte di questo esclusivo Club, ma chi vi fa parte, si tiene ben stretta la sua fetta di torta.

Ognuno di essi in maniera quasi ecclesiastica non rinuncia, anzi mantiene in listino un modello che evochi, richiami i fasti e le gesta del passato, anche solo tramite un nome legato alla loro storia.

Qualcuno magari ogni tanto sfrutta il nome giusto su un vestito sbagliato, ma si sa,  non tutte le ciambelle riescono col buco.

Volete qualche esempio in positivo?

2010_Jeep_Wrangler_Islander

Una Jeep ha sempre il suo fascino.

Facile: Mustang con le sue Shelby, Corvette con la Sting Ray, Ferrari con le varie California, Chevrolet con la Camaro, Jeep con la Wrangler,  Bmw con… tanti modelli! Poi ancora Mercedes con le SLS, Lamborghini con Miura e Aventador, la Rolls-Royce e l’Aston Martin con quasi tutti i loro modelli (nella foto accanto al titolo c’è un’Aston Martin DB9). E perché no, anche qualche Iso Rivolta…

Le logiche commerciali dei grandi gruppi automobilistici non fanno molti prigionieri, nel senso che studiano modelli che devono piacere a tutti, è la massa che comanda il gioco.

Un tempo la sportiva piaceva allo sportivo e aveva due porte. Alla famiglia piaceva la station wagon e di porte ne aveva quattro più il portellone, la spider piaceva a chi amava farsi accarezzare i capelli dal vento. Il fuoristrada piaceva all’avventuroso duro e puro.

Ed ora? Ora ogni ordine è sovvertito, non esistono più regole né criteri.

Tutti vogliono tutto.

Ci sono dei Suv, gli ex fuoristrada, che hanno carichi da giardinette (station wagon) viaggiano come dei missili e hanno forme tipiche di coupé anabolizzate… Sì, è vero non si possono scoprire come uno spider ma poco ci manca, e se le fai incavolare si rizzano in piedi come un “trasformer” e li usi come carro armato sparando razzi qua e là. Peccato che a volte si traducano in veri e propri flop, e credetemi quasi nessun marchio è esente da certi “buchi”.

E come se non bastasse ora tutti fanno tutto: mi spiego meglio. Tutti i marchi o quasi, hanno in gamma,  dall’utilitaria alla station wagon, dal coupé al Suv,  manca solo la lavasciuga e fanno l’en plein.

Consiglio personale: orientatevi su marchi specialistici.

C’è chi ha sempre fatto i Suv, chi ha sempre fatto utilitarie, chi i coupé, chi le station wagon e chi le belle berline. Lasciate le imitazioni a  chi è privo di fantasia.

Ma da domani fate un esperimento… Quando per strada incrocerete qualcosa che attiri la vostra attenzione,  auto,  moto, barca,  un piatto, un colore o una donna/uomo che sia (ovviamente per le signore sono ammesse anche altre cose)  fermatevi un attimo e pensate al motivo della vostra distrazione.

E comunicatemelo: sono curioso!

 

 

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