PATENTE E LIBRETTO UNIFORMI, CHIARIMENTO IMPORTANTE

Sulla normativa che a partire dal 3 novembre, impone l’uniformità dei dati su patente e libretto di circolazione c’è da registrare un importante chiarimento da parte del direttore generale della Motorizzazione Maurizio Vitelli. Infatti, se l’uso del mezzo si protrae oltre i 30 giorni il proprietario e intestatario della carta di circolazione, qualora ovviamente non coincida con l’utilizzatore del veicolo, avrà l’obbligo di comunicare all’archivio nazionale dei veicoli della Motorizzazione Civile i dati di colui che è in possesso di quel veicolo. In caso di omissione è prevista una sanzione di 705 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione. La norma, prevista da una circolare della Motorizzazione del 10 luglio attuativa dell’articolo 94 4 bis del codice della strada, riguarda anche altri tipi di comodato ma non le auto prestate dai familiari. ”E’ importante precisare – sottolinea infatti il direttore generale della Motorizzazione Maurizio Vitelli – che la norma esclude tutte le situazioni in cui la natura dei rapporti intercorrenti tra proprietario del veicolo e soggetto che ne dispone abbiano rapporti di parentela. Quindi non riguarda, per esempio, il figlio che guida la macchina del padre o situazioni simili”. La norma non si applica anche in caso di ”veicoli che rientrano nella fattispecie dei fringe benefit o delle vetture di servizio”. Tra le categorie incluse, invece, ci sono ”le società di autonoleggio, i veicoli in comodato, quelli di proprietà di minorenni non emancipati ed interdetti, quelli messi a disposizione della pubblica amministrazione a seguito di una pronuncia giudiziaria”. Tutti casi cioè, spiega Vitelli, ”in cui era necessario individuare uno strumento che permettesse l’identificazione certa del soggetto responsabile della vettura circolante e di eventuali violazioni al codice della strada e connesse sanzioni. Inoltre – precisa il direttore generale della Motorizzazione – un altro fenomeno che si è voluto contrastare con questa norma è quello delle intestazioni fittizie”. Certo alcune categorie come i noleggiatori sono più colpite di altre, ”ma ci tendo a precisare – rileva Vitelli – che il provvedimento prima di essere emanato è stato oggetto di confronto con tutte le categorie interessate: ministero degli Interni, Aniasa, Assilea, Anfia, Unrae, Unasca e Confarca. E tutte si sono dichiarate soddisfatte delle soluzioni adottate. Comunque, tra lunedì e martedì emaneremo ulteriori chiarimenti”.

www.mit.gov.it/

 

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