NUOVE TARGHE AUTO E MOTO PIU’ CARE

Il ministro per i Trasporti, Graziano Delrio, ha infilato in un decreto ministeriale un codicillo che aumenta le tasse che già gravano sull’acquisto di nuove targhe. Un nuovo balzello da 1,5-2 euro che colpirà sia le automobili sia le moto.

A partire da questo mese, come spiega Franco Bechis, il prezzo base di una targa nuova passa da 40,27 a 41,78 euro. Una stangtata non indifferente che però non copre soltanto oi costi di produzione che, fino alla scorsa settimana, si aggiravano intorno ai 26 euro (Iva compresa). Dal primo gennaio, infatti, automobilisti e centauri dovranno sborsare 27,85 euro. Oltre a questi soldini, però, bisogna sborsarne altri allo Stato che, come fa notare il vicedirettore di Libero“impone le targhe, stabilisce il prezzo relativo, le fornisce”. Al costo di produzione, infatti, il governo ha deciso una maggiorazione che fino al 2015 era di 13,42 euro e che ora, grazie a Delrio, è di 13,93 euro. La cifra lievita per chi vive nelle Regioni a statuto speciale. Qui il costo di una targa base passa da 44,02 a 45,08 euro.

Anche le moto non sono uscite indenni dalla smania di far soldi del governo Renzi. “La targa basa per i motoveicoli passa infatti da 21,45 a 22.26 euro (a differenza di quella auto è solo posteriore – spiega Bechis – e quella per i ciclomotori sale di mezzo euro da 13,08 a 13,58”.

In sostanza, tutte le occasioni sono buone per mungere altro latte da quella vacca che sono gli automobilisti e i motociclisti. Salvo poi scoprire che le auto nelle città inquinano (ma siamo sicuri che sia così realmente e non i fumi dei vecchi impianti di riscaldamento delle abitazioni e gli scarichi industriali?) e quindi cercare di invogliare l’utilizzo dei mezzi pubblici. Col risultato che di fronte a così tanti balzelli chi può rimanda l’acquisto di una nuova e sfrutta fin che può quella che ha.

(si ringrazia per la collaborazione www.ilgiornale.it)

 

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