Riceviamo dall’Associazione Amatori Veicoli Storici e volentieri pubblichiamo:
Come ormai è a tutti noto la Legge di Stabilità 2015, definitivamente approvata, ha modificato l’Art. 63 della Legge 3472/2000.
Queste modifiche riguardano esclusivamente i veicoli costruiti tra il 1986 e il 1995 che, a partire dal 2015, sono tenuti a pagare la tassa di possesso in base alla potenza fiscale, come tutti i veicoli più recenti. Nulla è variato invece per i veicoli di 30 o più anni per i quali è prevista una tassa di circolazione in misura ridotta che viene concessa unicamente in funzione dell’età e senza obbligo di iscrizione ad alcun ente privato.
Le modifiche apportate all’Art. 63 della Legge 342/2000 erano largamente prevedibili in quanto una norma basata su criteri ampiamente soggettivi manca dei presupposti di corretta applicabilità.
L’Associazione Amatori Veicoli Storici A.A.V.S. ha perseguito, fin dalla sua fondazione, una modifica dell’Art. 60 del Codice della Strada in cui sia prevista una definizione diretta di veicolo storico (non facendola derivare dall’iscrizione ad alcuni enti di diritto privato) e l’età minima di 30 anni.
A.A.V.S. si è però posta anche l’obiettivo di incentivare e agevolare la conservazione dei veicoli più recenti per far loro raggiungere l’età prevista di 30 anni in buona efficienza.
Per questo motivo in tutti i Disegni di Legge studiati da A.A.V.S. e all’esame del Parlamento è sempre stato previsto – per i veicoli di età compresa tra 20 e 29 anni – il ripristino della tassa di circolazione frazionabile in quattro trimestri in modo che il proprietario possa pagare la tassa soltanto nei periodi in cui effettivamente utilizza il suo veicolo.
Riteniamo che questo sia l’unico criterio oggettivo per incoraggiare la conservazione sia dei veicoli di potenziale interesse storico che di quelli i cui proprietari non intendono disfarsi per motivi affettive e che vengono utilizzati saltuariamente.
E su questa strada noi non cesseremo di indirizzare tutti i nostri sforzi.
