AUTO STORICHE, CONTRASTO REGIONI-CORTE COSTITUZIONALE

Sulle auto storiche c’è da registrare purtroppo lo stop da parte degli uffici della Regione Liguria alla proposta di Legge Regionale di Marco Melgrati e Angelo Barbero sulla riduzione del bollo auto per le automobili d’epoca dai 20 ai 30 anni. Melgrati di Forza Italia afferma: “I funzionari impongono l’alt preventivo ad una legge che non potrebbe essere approvata, perché in contrasto con sentenze della Corte Costituzionale”.

“Avevamo sottoposto la bozza di proposta di legge ai competenti uffici Regionali (Affari Finanziari e Legislativo). Da questi uffici è arrivato uno stop categorico”. Lo fa sapere il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati. “Pare che anche le altre regioni che già avevano legiferato in questo senso dovranno “rimangiarsi” quanto deliberato. E’ in atto in questi giorni un serrato carteggio tra i Dirigenti e funzionari delle varie Regioni che avevano affrontato questa problematica, in particolare Liguria, Puglia e Valle d’Aosta, carteggio che evidenzia il contrasto di queste disposizioni Regionali nei confronti di alcune sentenze della Corte Costituzionale”.

“In particolare viene evidenziato che nella sentenza 451/07 la Corte Costituzionale precisa che la tassa auto è un tributo proprio derivato con attribuzione di gettito alle Regioni le quali, tuttavia, possono disporre esenzioni, detrazioni e riduzioni solo nei limiti fissati dalla legislazione statale, non essendo concesso loro il potere di disciplinare gli elementi costitutivi del tributo”.
“Questi alcuni pareri degli uffici regionali aderenti al Coordinamento Affari Finanziari: La Sentenza n. 455 del 2005 della Corte Costituzionale avverso la nostra disposizione di legge che includeva i registri storici individuati dal Codice della Strada all’art. 60 dispone che l’art. 60 CdS “individua i veicoli di interesse storico e collezionistico al solo fine di regolarne la circolazione stradale …. e non può estendersi al diverso ambito settoriale dell’esenzione dalla tassa “automobilistica” La proposta per “salvare” le leggi regionali che vogliono mantenere le agevolazioni sembrerebbe quindi in contrasto con la sentenza CC 455/2005 (parere Regione Puglia)”.

“L’Amministrazione scrivente (regione Valle d’Aosta) non condivide, però, la conclusione dell’ultimo capoverso laddove, in virtu’ del contenuto dell’art. 60 del codice della strada, si ritiene che le Regioni possano mantenere l’esenzione per i veicoli ultraventennali  purché iscritti nei registri elencati dal CdS. A nostro parere, la lettera dell’art. 60 vuole semplicemente regolare la circolazione dei veicoli atipici e dei veicoli d’epoca e nulla dice a riguardo del trattamento fiscale degli stessi. Tale interpretazione è suffragata dalla nota del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti R. U. 26300 del 19 settembre 2011 che ha chiarito che “l’iscrizione in uno dei sopra citati registri è condizione necessaria affinché un veicolo possa essere considerato e classificato, ai fini delle disposizioni contenute nel codice della strada, di interesse storico e collezionistico”. Questo parere è stato ripreso anche dalla risoluzione Agenzia Entrate n. 112/E del 29 novembre 2011 per la quale “A parere del Ministero delle Infrastrutture, quindi, le previsioni dettate dal Codice della Strada non esplicano effetti in ordine al regime fiscale applicabile ai veicoli in argomento. Pertanto, i principi dettati dall’articolo 60 non esplicano effetti in ordine alla individuazione, sotto il profilo fiscale, dei veicoli di particolare interesse storico e collezionistico disciplinati dall’articolo 63, comma 2, della legge 21 novembre 2000, n. 342”.

“Questa al momento appare essere la situazione. Gli uffici Regionali hanno sconsigliato di perseguire con una proposta di Legge che è in contrasto palese con i dettami di sentenze della Corte Costituzionale. Rimaniamo in attesa di conoscere come si comporteranno la Regione Lombardia e la Regione Toscana che avevano già legiferato in questo senso. Permane forte la critica a questo governo del premier Renzi che con un colpo di penna ha cancellato agevolazioni già esistenti. Ma d’altronde questo Governo, conclude il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati, è capace solo di aumentare le tasse”.

(Si ringrazia per la Collaborazione Lorenzo Boscariol del Club Stelle Cadenti)

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