AUTO MOTO D’EPOCA BOOM E MOTOR SHOW IN CRISI

AUTO E MOTO D’EPOCA 2015: “UN’EDIZIONE DA SOGNO”

Il Salone padovano è un successo da tutti i punti di vista e segna un nuovo standard di qualità. “Ma il risultato più grande” dice l’organizzatore Mario Carlo Baccaglini “è l’emozione dei visitatori davanti ad auto stupende”. Alle 10:00 di domenica, superati gli ingressi 2014. “La formula di Padova fa incontrare tutto il mondo dell’Auto nel segno della passione. Un mondo che ha tante facce e una sola, grande anima”.

E’ senz’altro la più bella edizione della sua storia più che trentennale. Auto e Moto d’Epoca è cresciuta oltre tutti i record registrati. Ci sono state più novità e anteprime automobilistiche, più auto d’Epoca, centinaia di Ferrari, grandi Marchi, commercianti, espositori, appuntamenti e, anche, più visitatori: alle 10 di domenica mattina si è superato il totale del 2014, 80mila persone.

“Ma l’unico vero risultato che racchiude tutti gli altri – spiega Mario Carlo Baccaglini, l’organizzatore – E’ vedere la gioia degli appassionati davanti a delle auto stupende. Non importa se siano Ferrari o Topolino. Quello che conta è l’emozione che regalano. Padova è una Fiera dedicata alla persone che amano l’auto. E’ costruita per loro e vive per loro. Questa edizione ci premia di tutti gli sforzi fatti per crescere ogni anno di più”.

E che Auto e Moto d’Epoca sia cresciuta lo dicono tutti gli indicatori. La formula di unire Heritage e novità automobilistiche ha raggiunto la piena maturità, inserendo passato e futuro in un unico racconto. 18 grandi Marchi hanno presentato le loro novità nel solco di quella tradizione che li rende unici e riconoscibili. 4mila modelli storici in vendita ne fanno il più grande mercato d’Europa; 300 commercianti – il 25 per cento in più – hanno riempito tutti i padiglioni e la neonata area N. Lo Stand ACI – ospitato nel Padiglione 3 completamente restaurato – si è confermato come il salotto della cultura e dell’approfondimento con decine di appuntamenti e presentazioni. ASI ha scelto Padova per presentare ufficialmente l’acquisto della preziosissima collezione della Carrozzeria Bertone. A questo si aggiungano decine di club, 650 ricambisti da tutta Europa e centinaia di Ferrari che hanno rappresentato la più stupefacente novità del 2015 e una calamita per gli occhi e i cuori degli appassionati.

“Quello del 2015 – commenta Baccaglini – è sicuramente un successo bellissimo. E’ un successo per Padova e per l’immagine dell’Italia che, ormai, ospita uno degli appuntamenti più belli, ricchi e genuini dedicati all’auto nell’intero calendario internazionale”.

A tutto questo fanno da contrappunto le difficoltà in cui si trovano gli organizzatori del Motor Show di Bologna. Una sorta di De Profundis sulla kermesse emiliana lo ha scritto Carlo Cavicchi, ex direttore ed editorialista di Quattroruote, che nella rubrica “Ultima pagina” dell’ultimo numero della rivista della Domus ha scritto a chiare lettere che “un preoccupante silenzio domina il panorama (dell’edizione di quest’anno, n.d.r.) mentre il 2015 sta per finire. Di questi tempi si sapeva già tutto (o quasi), si conoscevano la creatività e pure il format dell’evento. Inoltre, la comunicazione era partita: nelle redazioni dei giornali e delle tv già piovevano i comunicati stampa e si prenotavano le pagine pubblicitarie della rassegna bolognese”.

In Fiera, a Bologna, si affannano intanto a dichiarare che l’edizione 2015 si terrà comunque, anche se per ora l’unica certezza sarebbe la presenza di FCA (il gruppo Fiat-Chrysler) mentre un partner storico come il Gruppo Volkswagen visto il momento-no che sta attraversando potrebbe rinunciare a passerelle che anziché trionfali come in passato potrebbero rivelarsi addirittura controproducenti per un’immagine già abbastanza sbiadita.

Del resto, il successo di eventi come le ultime edizioni di Auto Moto Retrò a Torino, Milano Autoclassica, Verona Legend Cars e Auto Moto d’Epoca a Padova hanno ribadito che un modo vincente per presentare il prodotto moderno è quello di abbinarlo ai modelli storici. Un messaggio questo che il Motor Show di Bologna – a nostro avviso – ha recepito solo in parte: e non vorremmo che fosse troppo tardi per l’edizione 2015, visto che molte Case hanno preferito rinunciare ad essere presenti, e l’unica ancora di salvezza sembra essere costituita dai concessionari: ma quanti avranno il coraggio di investire in una manifestazione che si svolge a fine anno, quando in cassa c’è rimasto ben poco?

 

 

 

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