Nell’udienza dello scorso 17 novembre, la Corte d’Appello di Torino ha dichiarato ammissibile la class action di Altroconsumo contro Fiat per consumi auto diversi rispetto a quelli dichiarati dalle prove di laboratorio e dai test di Altroconsumo effettuati sul modello Panda. Il giudice del Tribunale di Venezia, invece, nell’udienza dello scorso 4 novembre si è riservato di decidere sull’ammissibilità della class action contro Volkswagen.
Altroconsumo nel 2014 ha messo alla prova in laboratorio specializzato due modelli di auto (Panda 1.2 benzina, 51 kw e Golf 1.6 TDI BM, 77KW) confrontando i risultati relativi ai consumi di carburante con i dati dichiarati dalle case automobilistiche.
I dati non sono risultati omogenei: i consumi e le emissioni del modello di Panda sono risultati più alti del 18%, quelli del modello di Golf addirittura più del 50%.
Le Case automobilistiche hanno creato così false aspettative nei consumatori: una vera e propria pratica commerciale scorretta.
Per questo motivo nel settembre 2014 Altroconsumo ha diffidato Fiat e Volkswagen chiedendo la sospensione della pratica commerciale scorretta e la variazione dei contenuti delle promozioni.
Proprio per questo motivo, a livello europeo il Beuc (Bureau Européen des Unions de Consommateurs) sta chiedendo con urgenza di adottare nuovi test in laboratorio per misurare i consumi.
I margini previsti dalla norma tecnica attualmente in vigore in tutta Europa permettono alle Case automobilistiche di ottenere in sede di omologazione misurazioni di consumi assai più lusinghieri di quelli effettivi in un utilizzo normale.