MODENA CENTO ORE CLASSIC 2015 A UNA JAGUAR

La Modena Cento Ore Classic 2015 incorona l’equipaggio n. 1 Walker-Redhouse su Jaguar E-Type del 1962 vincitore nella sezione velocità tra le auto fino al 1965 per il secondo anno consecutivo, mentre l’equipaggio n. 36 Denat-Remnant su Porsche RSR del 1973 si aggiudica la vittoria tra le auto dei periodi G/H/I. La classifica compensata va invece all’equipaggio n. 21, Tourneur-Fiat, su Porsche 356 Pre-A Speedster del 1954. Nella sezione regolarità trionfa invece l’equipaggio n. 76, Smith-Crew su MGA Twin Cam del 1959. La Modena Cento Ore 2015 L’edizione 2015 è davvero unica: per celebrare il 15° compleanno della gara, la Scuderia Tricolore di Reggio Emilia ha tracciato un percorso spettacolare attraverso il centro e nord Italia e ha organizzato per tutti i partecipanti un susseguirsi di gare nei più sfidanti autodromi italiani. La manifestazione ha una formula unica nel suo genere: è una gara di velocità che abbina numerose prove speciali su strade chiuse al traffico con gare in pista con partenza in griglia. L’edizione 2015 della Modena Cento Ore, si è svolta dal 2 al 7 Giugno con la partecipazione di 80 equipaggi provenienti da tutto il mondo a bordo di meravigliose auto storiche: vetture di ogni età e numerosi pezzi da collezione, per un valore complessivo stimato in oltre 100 milioni di euro. Sei giorni intensi, di cui quattro di guida, e circa 1.200 km tra le più suggestive strade panoramiche di Lazio, Umbria, Emilia-Romagna e Toscana, con inizio a Roma e fine a Modena, cuore della Motor Valley, facendo tappa a Firenze, culla dell’arte e del rinascimento italiano e a Perugia, città d’arte e capoluogo della regione più mistica d’Italia. Quest’anno la gara, davvero impegnativa, registra per la sezione velocità 27 controlli orari, 16 controlli timbro, 13 prove speciali su strada chiusa in montagna e 4 gare spettacolari in pista, con partenza in griglia, nei famosissimi autodromi di Imola e del Mugello, di Vallelunga e Magione. La sezione “regolarità” segue lo stesso percorso della velocità, con 13 prove di media che si disputano sulle stesse strade delle speciali, chiuse al traffico, e nei quattro circuiti, con numerosi giri di pista anche per i regolaristi.

La Modena Cento Ore, a invito, è riservata a vetture di grande valore storico e sportivo, dagli Anni 20 agli Anni 70. Gli equipaggi in gara, per la maggior parte stranieri, provenienti da tutta Europa, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Argentina e altri Paesi, corrono con auto da sogno. Al via anche quattro equipaggi femminili.

Avevamo lasciato i concorrenti alla cena di gala a Firenze. Mistica e suggestiva l’atmosfera che avvolge il primo brindisi al 15° compleanno di questo Grande evento. Il “Chiostro” è il più grande della città ed è completamente affrescato nelle lunette da alcuni dei maggiori artisti fiorentini del periodo 1580-1585. La sua grandezza e maestosità è un metro dell’importanza dell’Ordine Domenicano in città. Fu realizzato anche grazie al contributo di alcune famiglie fiorentine i cui stemmi si possono vedere su alcuni pilastri. Il Chiostro fa parte dal 1920 della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri. I piloti e i navigatori attraversano la navata della Basilica, incedono regali sotto gli archi del porticato e si accomodano tra le volte e gli affreschi per la serata, dedicata anche al Main Sponsor Lange & Söhne. La polizia, in alta uniforme, si schiera all’arrivo della torta che celebra il compleanno della Modena Cento Ore che sancisce il momento clou della serata, con i ringraziamenti del presidente della Scuderia Tricolore a tutti i partecipanti che hanno reso davvero unica questa one off edition. Sabato 6 giugno: l’ultima tappa. L’Autodromo di Imola e l’arrivo a Modena La partenza della terza tappa è dal centro di Firenzuola, dove le auto, schierate in Piazza, attendo lo start per dirigersi verso le ultime due prove speciali della gara: Montefaggiola e Sambuca. La sezione velocità “apre le danze” alle 10 e i motori tuonano sulle strade del Passo del Giogo. Alle 13 l’arrivo a Imola e il tempo per preparare le auto e per un pranzo veloce, poi via… è il momento della partenza in griglia per l’ultima gara della Modena Cento Ore 2015, che decreta la classifica finale di questa 15° edizione davvero unica. Conosciuto in tutto il mondo grazie alle blasonate competizioni motoristiche che vi si svolgono, l’Autodromo Internazionale “Enzo e Dino Ferrari” evoca una storia di eventi sportivi indimenticabili che, nell’immaginario collettivo, erigono l’Autodromo a paradigma del mondo dei motori. È tra l’altro uno dei pochi tracciati in cui si corre in senso antiorario. La lunghezza del circuito è di 4.909 metri, la larghezza pista va da un massimo di 15 a un minimo di 10 metri, presenta 9 curve a destra e 13 a sinistra. L’autodromo è famoso anche per il monumento ad Ayrton Senna collocato nei pressi della Curva del Tamburello, che è diventato luogo di “pellegrinaggio” per tutti gli appassionati di Formula 1. L’arrivo è a Modena in Piazza Grande a partire dalle 17, quando le auto sfilano nel cuore della Motor Valley e si schierano all’ombra della Ghirlandina, mentre l’inconfondibile voce di Savina Confaloni presenta auto ed equipaggi al pubblico in attesa. Alle 18.45 le prime premiazioni in Piazza, con corona d’alloro e “champagnata” per i vincitori delle quattro classifiche: Competition periodi G/H/I, Competition ante 1965, Competition Compensata e Regularity. I partecipanti poi concludono la giornata con la serata finale al MEF, Museo Casa Natale Enzo Ferrari, con la cena e le premiazioni finali. Al MEF inoltre l’artista Enzo Naso consegna ad ogni equipaggio una litografia numerata e firmata dell’evento e lo Chef Massimo Bottura firma per i partecipanti il suo libro.

I numeri della Modena Cento Ore, sono stati anche quest’anno da record: • 80 le vetture iscritte, limite imposto dall’organizzazione per mantenere l’esclusività dell’evento, a fronte delle 140 domande di partecipazione ricevute, per un valore complessivo stimato da un esperto in oltre 100 milioni di euro • 18 le Nazioni rappresentate dai 160 partecipanti provenienti da tutto il mondo: Inghilterra, Svizzera, Germania, Europa in genere ma anche Stati Uniti, Nuova Zelanda, Argentina, Costa Rica, Brasile, Canada, ecc. • 16 le case automobilistiche presenti: Ferrari, Porsche, Alfa Romeo, Lancia, Maserati, Jaguar, AC Cobra, Aston Martin e altre ancora. • 13 prove speciali su strada chiusa, 4 gare in circuito, 27 controlli orari, 4 città arrivo di tappa • 4 giorni di gara su un totale di 6 giorni compresi nel pacchetto di ospitalità offerto dall’organizzazione • Oltre 300 persone coinvolte a vario titolo nell’evento tra organizzazione, staff, ufficiali di gara, cronometristi, agenti di Polizia, fotografi, ecc. • Il 25% dei partecipanti sono donne, a testimonianza del fatto che la Modena Cento Ore piace davvero a tutti: dai piloti più esigenti e agguerriti che trovano la gara sfidante, al pubblico femminile che ama la competizione, ma ricerca anche il piacere nei paesaggi, nelle location e nelle serate prestigiose. • 1000 circa i km percorsi. La Modena Cento Ore e il sociale Importante è la partnership con il Panathlon Club di Modena. Il Panathlon è un “Service- club” con scopi etici e culturali, il cui obiettivo è quello di approfondire, diffondere e difendere i valori dello sport inteso come un mezzo per lo sviluppo e la promozione della persona e come veicolo di solidarietà tra gli uomini e i popoli. Il Panathlon Club di Modena in particolare, guidato dalla Presidente Maria Carafoli, sostiene soprattutto attività e progetti di sport per i disabili. Anche quest’anno la Modena Cento Ore sosterrà il progetto di “wheelchair hockey” del Panathlon Club di Modena, sia con una donazione da parte della Scuderia Tricolore, sia con una iniziativa di raccolta fondi. Un’edizione “verde” La Modena Cento Ore è la prima gara per auto storiche a “Emissioni Zero”. Per la prima volta infatti un evento del settore adotta un approccio consapevole in campo di tutela ed sostenibilità ambientale con due azioni concrete: • una progettazione dell’evento mirata alla riduzione dell’impatto ambientale lungo tutta la filiera.

(Foto della manifestazione di Renè Photo e di Massimo Carpeggiani)

www.modenacentooreclassic.it/

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