MAGGIOLINO SHOW, NUVOLE E NUVOLARI

In un periodo ove le precipitazioni atmosferiche hanno causato ingenti danni, trovare una giornata come quella del 29 novembre 2014 nuvolosa e coperta ma senza dover aprire l’ombrello, crediamo sia stata la migliore accoglienza che Nuvolari poteva riservarci in questo raduno a lui dedicato.

Organizzata dal Club Volkswagen Italia, federato A.A.V.S (Associazione Amatori Veicoli Storiciwww.aavs.it – federata FIVA), con il Patrocinio dell’ACI  Mantova e del Museo Nuvolari e di A.A.V.S, si è tenuta la decima edizione del Maggiolino Show di Natale, tradizionale raduno di fine anno, questa volta sulle orme di Tazio Nuvolari che proprio Ferdinand Porsche definì “il più grande pilota del presente e dell’avvenire”. Punto d’incontro, la nuova sede del Museo Nuvolari a Mantova. Il museo, allestito in un’antica chiesa facente parte di un complesso monastico, racchiude molti reperti delle vittorie motociclistiche e per lo più automobilistiche del grande pilota. Predisposta anche come esposizione dinamica, in questa occasione, proponeva una riproduzione in scala 1:2 n° 321 di 999 prodotte, dell’Auto Union Type C ed una Bugatti Type 37 del 1928. Il Dott. Giancarlo Pascal, Presidente dell’Aci Mantova, ha portato i saluti dell’ente da lui diretto ed ha invitato i partecipanti a tornare con più calma a visitare la città del Mantovano Volante con tutte le splendide opere d’arte lasciate dai Gonzaga. Il Dott. Andrea Morosati di Volkswagen Financial Services ha invece portato i saluti di Volkswagen Group Italia, elogiando lo spirito dei Soci del Club Volkswagen Italia, la cui passione per il Marchio è esemplare rispetto alla demotivazione ed allo smarrimento che dilaga attualmente nel settore automobilistico. Oltre trenta gli equipaggi preiscritti provenienti dal centro e nord Italia e che, nello stile di Nuvolari, hanno affrontato con coraggio una giornata che non garantiva d’essere indenne da una buriana. Con questo presupposto é stata donata a tutti, come riconoscimento, il simbolo d’annunziano che fu mascotte del “pilota più veloce”: la tartaruga, emblema per antonomasia dell’animale più lento. Per questo particolare evento il Presidente Marzio Cavazzuti, grazie anche al supporto dell’ A.S.D. Club Tazio Nuvolari n° 1, ha organizzato, per la prima volta, una Prova di Regolarità sul cosiddetto Circuito di Castel d’Ario, un tragitto di sei chilometri da percorrere in 25 minuti con un C.T. (controllo a timbro) presso la Villa Ronchesana, in località Bazza, antico casale oramai abbandonato, che fu residenza della famiglia Nuvolari. Lungo questo percorso, si doveva attraversare due volte un passaggio a livello che preoccupava in quanto, se chiuso, avrebbe potuto alterare i risultati della prova di regolarità. A tale proposito è stato raccontato che, proprio Nuvolari dovette attendere il transito di un lungo treno merci nel corso della Mille Miglia del 1948. Articolata come sempre la varietà di modelli presenti che spaziava da un due vetrini del 1951 fino alla versione Jeans della seconda metà degli Anni 70, vari modelli cabrio, tra i quali uno stupendo ’58 splendidamente restaurato. Presente anche una rappresentanza dei veicoli commerciali Typ 2, con T1,T2 e T3 in allestimenti combi.

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Oltre alle Volkswagen Maggiolino e derivati come il “Bulli” a questo raduno erano ammesse anche le Porsche 356.

A questo evento era aperta l’iscrizione anche alle Porsche 356 per le quali abbiamo avuto ospite una SC 90 cv del 1963 habitué del Gran Premio Nuvolari. Per molti, invece, è stata la prima esperienza in una prova di regolarità e dai cronometristi e commissari del Club Tazio Nuvolari, i quali per inciso, sono gli stessi che si occupano del Gran Premio Nuvolari, è stata molto apprezzata la compostezza e la disciplina dei partecipanti, lo spirito positivo e sportivo, l’applicazione e determinazione, con la quale gli equipaggi hanno portato a termine il circuito con risultati molto incoraggianti. Comunque alla fine, si sono dovute tirare le fila con la classifica dettata dall’insindacabile pressostato e sul podio sono saliti: al terzo posto, l’equipaggio Prandelli-Coppa con il Maggiolino Cabrio del 1958, seguiti dal Typ2 T2 del 1972 dell’equipaggio Rizzi-Casadei, ed al primo posto, merito dell’esperienza acquisita nel tempo, l’equipaggio Rebecchi – Rebecchi su Porsche 356 SC 90 cv del 1963. Tutti premiati con volumi offerti dall’Automobil Club di Mantova e con l’ambita placca da calandra con l’effige dell’ACI Mantova.

(Si ringrazia per la collaborazione Carlo Carugati)

www.clubvolkswagenitalia.it/

 

 

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