LANCIA DELTA S4, TRENT’ANNI FA L’ESORDIO VINCENTE

gabrieleGabriele Mutti

Il 30 novembre del 1985, giusto trent’anni fa, la Lancia Delta S4 vinse con Toivonen-Wilson il primo rally mondiale al quale era stato possibile iscriverla, l’inglese RAC. Da pochi giorni infatti era stata omologata in  Gruppo B, una sorta di club di gladiatori dei rally, una lotta senza quartiere fino alla morte. Letteralmente, purtroppo, in qualche caso. La Delta S4 aveva messo in mostra fin da subito tutto il suo potenziale, ribadendolo pochi mesi dopo, a gennaio, al rally di Montecarlo, vinto da Toivonen-Cresto nonostante un frontale pazzesco con una Ford Taunus di uno spettatore un po’ alticcio che aveva semidistrutto l’avantreno della loro auto da gara, miracolosamente riparato dagli splendidi meccanici del team Lancia Martini. Dopo quel rally RAC e dopo Montecarlo la Delta S4 era l’arma che poteva dare il mondiale rally alla Lancia. Ma le rose sbocciate quel 30 novembre si sarebbero però rivelate nel 1986 con tante, troppe dolorosissime spine.

Il Gruppo B era tutta un’altra cosa rispetto al passato. Produzione minima di soli 200 esemplari, ai quali era possibile sommare 20 esemplari “evoluzione” prodotti nell’arco di dodici mesi. Possibilità di sovralimentazione con un coefficiente di 1,4 applicato alla cilindrata nel calcolo della massa minima. E non c’era alcun vincolo per il sistema di trasmissione della potenza al suolo. Ed è la che i nodi sono venuti al pettine.

Il livello dello scontro si alzò decisamente all’inizio del 1986, quando al rally di Montecarlo, prima gara della stagione iridata, le Gruppo B 4×4 fecero una vera e proprio dimostrazione di forza: erano iscritte l’Audi Quattro Sport E2, la Peugeot 205 T16 E2, la Lancia Delta S4, la MG Metro 6R4 e la Citroën BX 4TC. Mancava all’appello la Ford RS 200, che solo per qualche giorno di ritardo non ebbe l’omologazione in tempo utile per prendere parta alla gara monegasca.

Già al RAC la Lancia Delta S4 aveva evidenziato le velocità che quel genere di Gruppo B potevano tenere nelle prove speciali, con uno spettacolo incredibile per il pubblico che era andato a vederle. Questo entusiasmo del pubblico però finirà per creare dei problemi agli organizzatori, con gli spettatori ammassati sui tracciati delle prove speciali e che si scanseranno solo all’ultimo momento al passaggio delle auto, né più né meno come un torero durante una corrida, per vedere il più possibile da vicino i mostri da 500 cavalli. Qualcuno tra gli addetti ai lavori arrivò a citare l’assurda festa di Pamplona, dove i tori corrono liberi tra la folla per le vie del paese. Senza contare i folli che si mettevano all’esterno delle curve o sotto la strada, nei punti dove un’auto in gara può finire senza controllo. Sulle piccole strade dal fondo sconnesso il rischio era altissimo.

Un altro rally che poteva essere favorevole per la Delta S4 era quello del Portogallo, ma il 5 marzo 1986 durante la gara il pilota locale Joaquim Santos perse il controllo della sua Ford RS 200 tentando di evitare degli spettatori e finì tra la folla. Bilancio: tre morti e numerosi feriti. La corsa fu sospesa e dichiarata non valida per il mondiale.

Due mesi più tardi, Henri Toivonen e Sergio Cresto, che erano al comando della corsa al momento dell’incidente, trovarono la morte durante il Tour de Corse: la loro Lancia Delta S4 uscì di strada e prese fuoco. Per l’equipaggio non ci fu scampo.

La splendida e tragica stagione agonistica della Lancia Delta S4 durò più o meno un anno. A noi oggi piace ricordare quel 30 novembre 1985 come la splendida prima apparizione di una stella cometa che avrebbe meritato maggior fortuna.

(Foto nella home page accanto al titolo per gentile concessione di rallymania.forumfree: la Lancia Delta S4 di Toivonen-Wilson in gara nel vittorioso rally RAC 1985)

https://it.wikipedia.org/wiki/Lancia_Delta_S4

 

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