EFFEFFE, BERLINETTA MODERNA DAL GUSTO RETRO’

Monza (MI) – In occasione della 62a Coppa Intereuropa, tenutasi all’Autodromo di Monza dal 19 a 21 giugno scorsi, è stata esposta al pubblico una vettura moderna ma dal gusto indiscutibilmente rétro. Un progetto che nasce a pochi chilometri dal circuito grazie alla passione per i motori di due fratelli, Leonardo e Vittorio Frigerio, i quali hanno deciso di costruire un’automobile nell’officina di casa, mettendo insieme la loro esperienza con quella di molti altri.

Così dalla sinergia di vari elementi è nata la Effeffe Berlinetta, una Granturismo che si ispira al passato ed in particolare alla celebre Casa milanese Alfa Romeo, di cui utilizza i propulsori. Non a caso la vettura si trovava nello stand della Scuderia del Portello, club ufficiale Alfa Romeo, che raccoglie i proprietari di vetture da corsa col simbolo del Biscione. Inizialmente coperta da un telo – la sua presenza era a conoscenza di pochi – soltanto un altro modello della Berlinetta, senza carrozzeria e con chassis a vista, era visibile al pubblico sin dalla mattina: telaio tubolare in alluminio saldato a mano presso le Officine Fratelli Frigerio e cuore Alfa Romeo gli elementi che hanno subito incuriosito i visitatori, che non hanno perso tempo a scattare foto e domandare di cosa si trattasse. Poi i costruttori hanno ammesso che uno dei modelli cui si sono ispirati è stata la TZ2, auto da competizione che raccolse diversi successi nel biennio 1965-66.

Poi nel primo pomeriggio la piccola Granturismo, del peso di soli 790 chilogrammi, è stata svelata ed i Fratelli Frigerio sono stati premiati con l’Alfa Romeo Expo 2015” dalla Scuderia del Portello, riconoscimento  dato per aver saputo creare un’eccellenza italiana dal carattere artigianale, una realtà che al giorno d’oggi sta sempre più scomparendo.

 

«Noi siamo due fratelli appassionati di macchine – dice Vittorio Frigerio –  e l’idea è venuta dalla passione circa due anni fa. Siamo appassionati di Alfa Romeo e della Meccanica di Alfa. Ci siamo chiesti ad un certo punto, dopo aver corso per tanti anni ed esserci innamorati delle auto d’epoca se fossimo stati capaci di fare un’auto, così ci siamo imbarcati nell’impresa. Partendo da un mascherone in ferro banale e dalla predisposizione degli organi meccanici fondamentali, poi con l’aiuto di una serie di amici con numerose competenze in tutti i campi, dalla progettazione CAD alla comunicazione ai meccanici che hanno alle spalle più di un cinquantennio di esperienza abbiamo iniziato ad evolvere l’idea e il telaio. Siamo arrivati ad oggi ad avere un telaio finito anche se non ancora testato completamente, che sta in strada ed è divertente da guidare, con una potenza corretta, senza avere centinaia di cavalli. Puntiamo di avere a breve la macchina pronta, finita e funzionante pronta per la produzione».

Proviamo a descrivere quest’auto con tre aggettivi…

«Emozionante, divertentissima da guidare e pura, perché è completamente senza elettronica e non c’è nessun ausilio meccanico, quindi è solamente piacere di guida».

Tra quanto si potrà vederla su strada?

«Il telaio è completamente finito, quindi credo che nel giro di un mese o un mese e mezzo potremo fare le prime prove in pista. Va sgrossato, va sistemato e vanno corrette le pecche che ci saranno. Di base la macchina è già guidabile, ma vogliamo arrivare ad una macchina stra-divertente».

Qual è stata l’esperienza di costruire una vettura dal nulla?

«La riscoperta di un mondo dimenticato: non solo nella nostra zona ma in tutta Italia ci sono molti appassionati, persone ricche di esperienza che apprezzano le esecuzioni artigianali e che ci hanno aiutato nel nostro percorso. Noi abbiamo fatto il chilometro zero, perché a venti chilometri da casa nostra, Verano Brianza, abbiamo trovato tutte le competenze per sviluppare e terminare questo progetto».

Non ci rimane che attendere il modello definitivo, omologato per circolare in diverse versioni. Perché la Berlinetta è stata pensata per adattarsi ad ogni tipo di asfalto, che sia strada o pista, grazie ad un sistema di sospensioni ed ammortizzatori completamente regolabile da chi guida. Una possibilità unica nel panorama di oggi, che regala la gioia di poter settare con le proprie mani il gioiellino delle Officine Fratelli Frigerio: una ‘chicca’ che sa di tempi passati.. E come se non bastasse si potrà scegliere tra diversi propulsori, rigorosamente targati Alfa e completamente in alluminio, aspirati o turbocompressi di varia cilindrata e potenza di cui ancora on si conoscono le specifiche, sebbene si parli di un 3 litri aspirato come top di gamma. Quello attualmente in prova è un 4 cilindri di 2000 cm3 capace di erogare 180 cavalli a 6500 giri/min, che a detta dei tester è già in grado di far provare emozioni vere, con la potenza che viene trasmessa completamente alle ruote posteriori. Niente elettronica e molto olio di gomito quindi è la filosofia che accompagna questo progetto, il cui prezzo partirà da circa 200.000 euro, cifra che non spaventa gli oltre 600 potenziali acquirenti che ne hanno già fatto richiesta in tutto il mondo.

(Nella foto l’auto durante una presentazione a Villa d’Este 2014)

(Si ringrazia per la collaborazione MotoriOnLine/QN)

www.effeffecars.com/

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