DA FRANZONI AUTO UN INCONTRO SULLA LANCIA BETA MONTECARLO

Sabato 18 aprile 2020 alle ore 16.00, il Centro Culturale Franzoni Auto Divisione Classic di Brescia in via Val del Caffaro 19, invita tutti gli appassionati del marchio Lancia ad un incontro con una vettura che ha fatto la storia: la Lancia Beta Montecarlo. Berlinetta sportiva biposto a motore centrale-posteriore, ideata e progettata dalla Pininfarina agli inizi degli anni’70 su incarico della Fiat, tanto che avrebbe dovuto chiamarsi fiat X 1/8.

DA FIAT A LANCIA

A seguito della crisi del 1973/74 venne commercializzata con il marchio Lancia, nel marzo 1975. Bruno Vettore appassionato e collezionista di vetture d’interesse storico, ha sviluppato con Walter Vallese, fondatore e poi Presidente del Registro Lancia Beta Montecarlo l’idea di un libro che oggi è punto di riferimento per tracciare la storia di questo interessante modello.  Sarà un incontro che permetterà ai partecipanti di rivivere la gestazione, dal progetto all’evoluzione, della Lancia Beta Montecarlo. L’incontro sarà accompagnato da una mirata raccolta di immagini storiche complete e preziose. Sarà anche l’occasione di acquistare il libro realizzato, in offerta promozionale, grazie all’editore Giorgio Nada. Tutti i proprietari/possessori di Montecarlo sono invitati, dandone avviso, di partecipare con la loro vettura. L’ingresso come sempre è libero ma limitato alla disponibilità di posti. E’quindi obbligatorio pre-registrarsi inviando una mail di adesione alla segreteria: divisioneclassic@franzoniauto.it     

DISEGNO DI PININFARINA

Nel 1975, su design Pininfarina, venne lanciata la Beta Montecarlo, denominata sui mercati americani come “Scorpion”, per la presenza di un omonimo modello il cui nome era stato registrato dalla Chevrolet. Si trattava di una berlinetta con motore centrale, facilmente adattabile per esigenze agonistiche: da lei deriveranno una versione da corse in pista, la Beta Montecarlo Turbo e una per i rally, la Lancia Rally, la cui versione “racing” si chiamerà 037.  Con le altre Beta, la Montecarlo, disponibile sia con carrozzeria chiusa (chiamata “coupé”) che con tetto in tela ripiegabile (definita “spider”), condivideva unicamente il motore: un 4 cilindri bilatero di 1995 cm³ da 120 CV DIN.

VOCAZIONE SPORTIVA

In effetti la Montecarlo si sarebbe dovuta chiamare Fiat, prima con la sigla X1/8 e poi X1/20, ma poi per esigenze di marketing fu commercializzata con il marchio Lancia. Alcuni prototipi derivati dal progetto iniziale vennero iscritti nel 1974 al Giro Automobilistico d’Italia come Abarth SE030, con motore V6 da 285 CV derivato da quello montato sulla Fiat 130 e varie modifiche di carattere aerodinamico.  L’intento era quello di mostrare la vocazione sportiva del modello, il cui debutto era previsto al Salone di Ginevra del 1974. Una serie di ripensamenti, non ultimo quello di far gareggiare una futura versione preparata della nuova berlina 131 (soluzione che avrebbe garantito un ritorno d’immagine più diretto), portarono al congelamento del progetto, che venne ripreso l’anno successivo, quando, sempre al Salone di Ginevra, la X1/20 debuttò con marchio Lancia e la denominazione definitiva di Beta Montecarlo (che poi diventerà solo Montecarlo). Le differenze col resto della gamma Beta erano notevoli: motore posteriore centrale (montato davanti alle ruote posteriori), trazione posteriore e sospensioni a ruote indipendenti (MacPherson davanti e Un incontro a bracci oscillanti triangolari dietro).

 

Carlo Carugati

Direttore Artistico

Centro Culturale Franzoni Auto Divisione Classic

www.franzoniauto.com/divisioneclassic 

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