ADDIO A GIGI, IL CAGNOLINO DI CORRADO LOPRESTO

Una lite con un cane più grande di lui è stata fatale a Gigi, il cagnolino di Corrado Lopresto, uno yorkshire di soli tre anni. Lanciato in aria, è caduto battendo la testa e ha riportato un truma cranico. L’incidente era accaduto tre mesi fa. Gigi sembrava essersi ripreso, poi domenica è improvvisamente spirato. Affezionatissimo al grande collezionista di auto Corrado Lopresto, era sempre con lui e non lo lasciava mai. Infatti era ritratto spessissimo insieme al suo padrone, anche in occasione di servizi fotografici con le auto della sua collezione.

“Gigi l’avevo preso per mia figlia – racconta Corrado Lopresto, che non nasconde il suo dispiacere per questa perdita – ma fin da subito aveva scelto me come capobranco e non mi lasciava mai. In auto spesso voleva stare in braccio a me e metteva la testa fuori dal finestrino. Era talmente piccolo (la sua taglia era toy) che potevo portarlo dappertutto senza problemi. Mi mancherà molto così come mancherà a tutti quelli che lo hanno conosciuto”.

Corrado Lopresto ha poi aggiunto: “Devo dire che è proprio vero che ai cani ci si affeziona come alle persone. Vederselo portare via da un destino così crudele aumenta il dispiacere per questa perdita”.

Gigi era con Lopresto anche ai concorsi d’eleganza, alle fiere dove le auto della sua collezione erano ospitate in uno stand ed era una presenza fissa accanto a lui.

L’ultima volta che chi scrive lo ha visto è stato giovedì scorso al Museo Nicolis di Villafranca di Verona, in occasione della presentazione di Verona Legend Car: sgambettava felice come sempre accanto al suo padrone. Nulla lasciava presagire una fine così repentina.  Per ricordarlo Corrado Lopresto ha dipinto di nero la coppa ruota anteriore dell’auto storica che figura nel logo Loprestocollection.

Siamo vicini a Corrado Lopresto, che siamo onorati di avere come amico, per cui gli dedichiamo, a parziale consolazione, questo epitaffio di uno scrittore inglese, nella speranza che gli sia di conforto.

LA MORTE NON È NIENTE di Henry Scott Thomas

“La morte non è niente.

Sono solamente passato dall’altra parte:

è come se fossi nascosto nella stanza accanto.

Io sono sempre io e tu sei sempre tu.

Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.

Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;

parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.

Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.

Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,

di quelle piccole cose che tanto ci piacevano

quando eravamo insieme.

Prega, sorridi, pensami!

Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:

pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.

La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:

è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.

Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?

Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.

Rassicurati, va tutto bene.

Ritroverai il mio cuore,

ne ritroverai la tenerezza purificata.

Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:

il tuo sorriso è la mia pace.”

Ciao Gigi, corri felice lassù insieme a tanti altri cani che ci hanno lasciato ma che rimarranno sempre nel nostro cuore!

Gabriele Mutti

 

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