AUTO AMERICANE: LA LORO FILOSOFIA

di Cristiano Soro

Cristiano SoroGli americani hanno qualcosa di cui fanno tesoro, a differenza di noi europei, soprattutto di noi italiani che in fatto di auto abbiamo inventato molto e riempito pagine dei libri di storia dell’auto. C’è poco da sorridere.  Ho detto riempito … non riempiamo…

Gli americani invece nella loro cocciutaggine apparente sono rimasti fedeli alle loro filosofie, ai loro stili di vita e ai loro sogni. Fateci caso, Bo e Duke, Fonzie e Ralph Malph potremmo tranquillamente rivederli su vetture presenti in produzione ancora oggi… Le vetture a tre volumi di allora… pensate e fatte senza lesinare spazi , ferro e cilindrate… ancora esistono.

Mi ricordo ancora quando Mr. Obama fu eletto Presidente. Tra i punti da rispettare del suo mandato, tra “quelli fermi” quelli da cui non si transige, ci furono anche il rispetto delle emissioni inquinanti compresi quelli delle auto… gli States sono notoriamente un paese pesantemente  industrializzato  e grandi “divoratori” di auto.

Partirono con i migliori propositi… ricordo ancora frasi come “Basta con i poderosi Pick Up” guidati dalla casalinga per portare i figli a scuola o per andare a fare la spesa, stop a queste portaerei su gomma e alle loro ingombranti cilindrale… vale a dire 3500, 5700, 6200 e addirittura 8400 cc che “dovranno essere bandite”.

Era il periodo in cui bisognava dire di sì al Presidente, pena zero aiuti alle Case automobilistiche che sarebbero state destinate ad un’inesorabile fallimento… E i vari GM, Chrysler e Ford  tutti sull’attenti con la mano sul cuore a dire di sì.

Avevano bisogno di quegli aiuti… più dell’ossigeno. Ma non ci fu nulla da fare, i buoni propositi durarono il tempo di un parto, e poi come per incanto tornanrono grandi pick  up, mega Suv  ancora piu “large” di prima… stando più attenti ad una cosa, alla tecnica, diventando più raffinati  ed effettivamente a parità di cubatura dei motori, ovvero della cilindrata, le loro vetture consumavano meno ed emettevano meno emissioni nocive nell’aria.

Questo cosa vuol dire? Semplice: non hanno vouto rinunciare alla loro storia alle loro tradizioni, ai loro suv grandi come nostri monolocali. Sono rimasti dolcemente  irrazionali, rimanendo yankee fino al midollo, e tutto questo a parer mio è da apprezzare… continuano a rievocare e costruire auto degli anni Settanta con modelli che fecero la storia non solo delle muscle car con la giusta tecnologia, senza esagerare.

Al contrario di  noi europei.

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La Dodge Challenger SRT8.

Agli americani non frega nulla di avere una macchina che guida, si ferma e fa le curve da sola…  direbbero “prenditi un’autista”. Senza fare nomi, qualcuno (magari con la Stella a tre punte) è convinto che il futuro sia  pensare di andare in ufficio, e con il tuo cervello collegato wireless alla tua auto, ti faccia trovare la macchina in moto sotto casa con impostata la tua musica preferita, la temperatura del clima prescelta… dimenticavo, con il robottino in omaggio che preventivamente ti ha fatto il caffe (e non aggiungo altro).

No , non funziona cosi … tutta questa tecnoelettronica si ritorcerà su di noi. Qualcuno ci confonde e ci vuol allettare spacciando per sicurezza mille diavolerie che si inventano gli ingegneri. A volte mi vien da pensare che per giustificare stipendi importanti  questi si inventino ogni giorno qualche diavoleria da poter inserire nel listino del modello di turno.

Pare  sia allo studio una vettura che col solo comando vocale parcheggi, vada a prenderti la figlia a scuola e si presenti puntuale in ufficio con te dentro. Che esegua insomma gli ordini imposti dal proprietario.

Ma a cosa serve tutto ciò ?

A dare ordini per risparmiare tempo a far che ?

In cosa potremmo mai occupare il tempo che risparmiamo ?

Risposta: non lo sa nessuno.

A cosa serve tutto ciò ?

Risposta: a nulla.

Negli Usa cosa fanno ? Attingono al meglio, ma il meglio che è sufficiente. Poderose cilindrate su coupé da 5 metri con poderosi motori a 8 cilindri uniti a cambi sequenziali multirapporti con trazione posteriore.

Auto dal fascino “stellare” che quando vanno in moto senti la pelle accapponarsi.

Ricordo ancora quando tutti i produttori europei (e non) utilizzavano la tecnologia Xenon per i fari, o i cambi automatici multirapporti.

Gli americani neppure sapevano che cosa fossero, o forse aspettavano che raggiungessero livelli di affidabilità tali che ne permettessero il montaggio senza dover intraprendere cause milionarie per danni al consumatore.

Che cosa ci sarà mai di strano… Potrebbero risponderebbe in Audi, Mercedes, Bmw e Porsche…

Nulla: se non fosse che a parità di prestazioni quelle made in Usa costano meno della metà, e il famoso fattore WOW… anche sforzandomi  non lo vedo.

Per ora mi fermo qui, ma la mia analisi continua… alla prossima puntata. Grazie dell’attenzione. (Nella foto accanto al titolo il Ford F-150 pick Up che entrerà in produzione nel 2015)

 

 

 

 

 

 

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