Dal sito www.gazzettino.it/
Le auto storiche ancora in circolazione in Veneto, ciè quelle che hanno dai 20 a 29 anni di vita, non potranno più avere il bollo agevolato dalla regione, ma dovranno pagare la tassa automobilistica ordinaria. È la conseguenza di una sentenza della Corte Costituzionale (la sentenza n. 242 del 22 novembre scorso) che ha dichiarato incostituzionale la norma regionale (art.2, L.R. 6/2015 «Legge di stabilità regionale per l’esercizio 2015») con cui il Veneto aveva introdotto un’agevolazione fiscale per i veicoli dai venti ai ventinove anni di anzianità, in presenza di determinate condizioni.
A fronte di ciò, la giunta regionale con un provvedimento adottato nell’ultima seduta ha disposto che, per i veicoli dai venti ai ventinove anni di età con ultimo giorno di pagamento del bollo ricadente nel periodo 28.04.2015 – 22.11.2016, non vengano comunque applicate né sanzioni né interessi moratori per il ritardato versamento. Lo annuncia il vicepresidente Gianluca Forcolin, ripercorrendo le tappe di questa controversa vicenda. «Dal primo gennaio 2015 – spiega – i veicoli di età compresa tra i venti e i ventinove anni erano stati assoggettati dallo Stato alla tassazione ordinaria sino al compimento del trentesimo anno di età, superato il quale possono godere per legge del beneficio fiscale senza alcuna attestazione di riconoscimento dell’eventuale storicità. Tuttavia, dal 28 aprile 2015 la Regione del Veneto aveva disposto nella propria normativa l’esenzione per i veicoli dai venti ai ventinove anni di anzianità muniti di apposito certificato di interesse storico collezionistico, rilasciato da Automobilclub storico italiano (Asi), Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo e Registro Italiano Veicoli Storici (Rivs)».
(Si ringrazia per la collaborazione www.gazzettino.it/)